Approvato il correttivo del Jobs Act

La Redazione
26 Settembre 2016

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 131 di venerdì 23 settembre, ha approvato in via definitiva il Decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del Jobs Act. Novità in materia di voucher e ammortizzatori sociali.

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 131 di venerdì 23 settembre, ha approvato in via definitiva il Decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del Jobs Act.

D.Lgs. n. 81/2015

Le integrazioni apportate in materia di lavoro accessorio vogliono garantire una maggiore tracciabilità dei voucher. In particolare:

  • i committenti imprenditori non agricoli o professionisti devono comunicare, con un anticipo di almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione, alla sede territoriale dell'Ispettorato nazionale del lavoro con un sms o tramite la posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l'ora di inizio e di fine della prestazione;
  • i committenti imprenditori agricoli dovranno seguire le stesse modalità di comunicazione, ma con riferimento ad un arco temporale non superiore ai tre giorni.

Le sanzioni, in caso di mancata comunicazione, sono le stesse previste per il lavoro intermittente, che variano dai 400 ai 2400 euro in relazione a ciascun lavoratore per il quale si è verificata l'omissione.

D.Lgs. n. 148/2015

Per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria nelle aree di crisi complessa – allorquando la cassa finisca nel 2016 – può essere estesa la CIGS per ulteriori dodici mesi. Le imprese, per potervi accedere, devono presentare un piano di recupero occupazionale con appositi percorsi di politiche attive del lavoro concordati con la regione e finalizzati alla rioccupazione dei lavoratori.

Viene aumentato il finanziamento destinato al pagamento della CIGS per le imprese sequestrate o confiscate alla criminalità organizzata o destinatarie di interdittiva antimafia; ampliata inoltre (da 5 a 50%) la percentuale delle risorse non spese che Regioni e Province autonome possono utilizzare, anche in deroga, per la concessione di ammortizzatori sociali.

Le imprese di rilevante interesse strategico per l'economia nazionale e che abbiano concluso accordi in sede governativa entro il 31 luglio 2015, poi, possono chiedere la reiterazione della riduzione contributiva ex art. 6, co. 4, D.L. n. 510/1996 fino a 24 mesi.

Infine, è prevista la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà difensivi in CdS espansivi e, per i lavoratori stagionali del turismo e termalismo, un miglioramento della Naspi.

D.Lgs. n. 149/2015; D.Lgs. n. 150/2015; D.Lgs. n. 151/2015

Sono state precisate alcune questioni organizzative e gestionali dell'Ispettorato dell'ISFOL e dell'ANPAL, nonché la disciplina del diritto del lavoro delle persone con disabilità.

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