Regime “vecchi minimi” per tutto il 2015: il Decreto Milleproroghe è legge

La Redazione
27 Febbraio 2015

La legge di conversione del Decreto cd. Milleproroghe è stata approvata in via definitiva nella giornata di ieri. Tra gli interventi più attesi, la possibilità per le nuove Partite IVA di aderire al vecchio regime dei minimi per tutto il 2015, in luogo del regime – meno favorevole – introdotto dalla Stabilità.

Con 156 voti favorevoli, 78 contrari e un'astensione, ieri il Senato ha approvato in via definitiva la legge di conversione del Decreto Milleproroghe (D.L. n. 192/2014, "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative") nel testo approvato dalla Camera lo scorso 19 febbraio, sul quale il Governo ha posto ieri la questione di fiducia, come era prevedibile dati i tempi ristretti per evitare la decadenza del Decreto. Dal provvedimento, modificato in sede di conversione dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio, arrivano due buone notizie per il mondo delle partite IVA:

  • la possibilità, per tutto il 2015, di aderire al regime dei "vecchi minimi" disciplinato dall'art. 27 del D.L. n. 98/2011, in luogo del nuovo - e molto contestato - regime forfettario per i lavoratori autonomi introdotto, a partire dal 1° gennaio 2015, dall'art. 1, commi da 54 a 89, della Legge di Stabilità 2015 (n. 190/2014);
  • il blocco dell'aumento - che era previsto a partire dal 2015 - dell'aliquota contributiva per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS, che non risultino iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati (l'aliquota viene fissata al 27% per gli anni 2014 e 2015, al 28% per l'anno 2016 e al 29% per l'anno 2017).

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