Consenso del datore alla prosecuzione del lavoro oltre l'età pensionabile: quando la forma è implicita

La Redazione
27 Novembre 2015

Il consenso del datore di lavoro (art. 24, co. 4, D.L. 201/2011) alla prosecuzione del rapporto lavorativo, oltre il raggiungimento dell'età pensionabile, si considera manifestato anche in forma implicita (c.d. fatti concludenti), laddove - a fronte di esplicita richiesta del lavoratore - il datore di lavoro ...

Il consenso del datore di lavoro (art. 24, co. 4, d.l. 201/2011) alla prosecuzione del rapporto lavorativo, oltre il raggiungimento dell'età pensionabile, si considera manifestato anche in forma implicita (c.d. fatti concludenti), laddove - a fronte di esplicita richiesta del lavoratore - il datore di lavoro non manifesti tempestivamente (ossia prima del raggiungimento del suddetto limite di età) il proprio dissenso alla continuazione del rapporto fino al raggiungimento del settantesimo anno (nella specie, ritenuto quale consenso implicito il difetto di risposta del datore di lavoro, presso il quale proseguiva di fatto la prestazione, il Tribunale ha annullato il licenziamento intimato con condanna alla reintegra nel posto di lavoro).

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