Clausola sociale e cessione di ramo d’azienda, è possibile ipotizzare un comportamento antisindacale?

La Redazione
28 Luglio 2015

In tema di cessione di azienda, quantunque l'evento sia in grado di incidere fortemente sui diritti dei lavoratori (ed in particolare sull'occupazione), cionondimeno nessun limite – neppure implicito – è stato posto dalla legge alla libertà dell'imprenditore di dismettere l'azienda che sia sanzionato con l'invalidità o l'inefficacia dell'atto.

In tema di cessione di azienda, quantunque l'evento sia in grado di incidere fortemente sui diritti dei lavoratori (ed in particolare sull'occupazione), cionondimeno nessun limite – neppure implicito – è stato posto dalla legge alla libertà dell'imprenditore di dismettere l'azienda che sia sanzionato con l'invalidità o l'inefficacia dell'atto: la validità della cessione, cioè, non è condizionata alla prognosi favorevole circa la continuazione dell'attività produttiva e, di conseguenza, non c'è alcun onere del cedente di verificare le capacità imprenditoriali del cessionario. (Nella specie, in ordine al trasferimento dei lavoratori ad altra società in situazione di eccedenza occupazionale, il Tribunale ha precisato che il passaggio di personale era da considerarsi legittimo per il semplice fatto del trasferimento dell'attività, mentre risultava del tutto ininfluente sia che in conseguenza del suddetto passaggio i lavoratori coinvolti fossero maggiormente esposti al rischio di licenziamenti sia il cedente effettui nuove assunzioni a tempo indeterminato),

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