Inquadramento del lavoratore
08 Settembre 2015
Quali sono i criteri di inquadramento del lavoratore al momento dell'assunzione?
Secondo quanto affermato dalla giurisprudenza: - il contratto collettivo può prevedere che alle medesime mansioni corrispondano più qualifiche differenziate secondo parametri oggettivi (Cass. 1° luglio 2004, n. 12092); - il titolo di studio è irrilevante ai fini della determinazione della qualifica, salvo diverso avviso della contrattazione collettiva (Cass. 14 giugno 2002, n. 8606) o della legge (Cass. 12 marzo 2004, n. 5131); tuttavia, nel caso di esercizio di fatto di talune mansioni, il mancato possesso del titolo richiesto per l'attribuzione di una determinata qualifica non ne impedisce il riconoscimento, salvo ovviamente che si tratti di una abilitazione professionale; - al lavoratore può anche essere attribuita una qualifica “convenzionale”, superiore e quindi non corrispondente ai compiti effettivamente assegnati, purché vengano specificamente indicate le mansioni di contenuto inferiore che il dipendente dovrà in concreto svolgere; si tratta infatti di una manifestazione dell'autonomia individuale rivolta alla legittima attribuzione di un livello retributivo superiore alle mansioni esplicate (Cass. 27 marzo 2009, n. 7523). |