Trasferimento del lavoratore: contestazione in giudizio

La Redazione
21 Gennaio 2016

Nel caso di trasferimento individuale di un lavoratore da un'unità produttiva a un'altra la mancata richiesta dei motivi del trasferimento da parte del lavoratore impedisce la contestazione in giudizio sulla legittimità del provvedimento?

Nel caso di trasferimento individuale di un lavoratore da un'unità produttiva a un'altra la mancata richiesta dei motivi del trasferimento da parte del lavoratore impedisce la contestazione in giudizio sulla legittimità del provvedimento?

La comunicazione del trasferimento del lavoratore non è soggetta a particolari requisiti e deve ritenersi efficace quando risulti la scelta del datore di lavoro di esercitare lo ius variandi con l'indicazione della nuova sede di lavoro, delle mansioni da espletare e della decorrenza del provvedimento (Cass. 18 marzo 2015, n. 5434). Non incombe sul datore di lavoro l'onere di specificare le ragioni tecniche, organizzative e produttive a meno che il lavoratore ne faccia richiesta (vedi Cass. 14 luglio 2006, n. 16015). Ciò non toglie che, anche in caso di mancata richiesta da parte del lavoratore dei motivi del trasferimento, questi possa contestare in giudizio la legittimità del trasferimento.

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