Dal 1° gennaio prenderà il via il reddito di inclusione
16 Ottobre 2017
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.Lgs. 15 settembre 2017, n. 147, prende il via ufficialmente il reddito di inclusione, la misura per il contrasto alla povertà ed all'esclusione sociale, che sarà operativa a partire dal 1° gennaio 2018. La domanda di adesione al Rei dovrà essere presentata dall'interessato o da un componente del nucleo familiare presso i punti per l'accesso che i Comuni identificheranno; a quel punto, spetterà all'INPS riconoscere il beneficio, dopo aver verificato, naturalmente, il possesso dei requisiti necessari.
Potranno accedervi i cittadini italiani e comunitari, oltre ai familiari di cittadini italiani o comunitari, non aventi la cittadinanza in uno Stato membro dell'UE, titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente. Sarà inoltre previsto anche per quei cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo e per i titolari di protezione internazionale che risiedano in Italia da almeno due anni.
Il beneficio sarà riconosciuto per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi, passati i quali non potrà essere richiesto nuovamente se non dopo un lasso di tempo di sei mesi (ma, in caso di rinnovo, sarà concesso per non più di 12 mesi). Il beneficio economico sarà erogato tramite la Carta acquisti, denominata “Carta Rei”.
Si tratta di una misura che, secondo il Governo, interesserà circa 1,8 milioni di persone in condizione di povertà. Ai fini dell'erogazione del beneficio, i limiti di spesa sono di 1.482 milioni di euro nel 2018 e di 1.568 milioni di euro annui a decorrere dal 2019.
L'assegno garantito dal Rei va da 187,50 euro mensili (un solo componente del nucleo) e può andare fino a 485,41 euro (fino a cinque componenti). |