In G.U. il Decreto FiscaleFonte: DL 16 ottobre 2017 n. 148
17 Ottobre 2017
È già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (n. 242 del 16 ottobre) il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Stabilità 2018, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 13 ottobre scorso. Il D.L. n. 148/2017 introduce disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili. Trasparenza societaria e scalate. Tra le varie misure, il decreto rafforza, con l'art. 13, la trasparenza societaria, intervenendo sul T.U.F. in materia di scalate di aziende quotate. All'art. 120 (“obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti) viene aggiunto un comma 4-bis: il soggetto che intende effettuare una scalata, acquistando una partecipazione in emittenti quotate pari o superiore alle soglie del 10, 20, 25 per cento, deve “dichiarare gli obiettivi che ha intenzione di perseguire nel corso dei sei mesi successivi”, fornendo sotto responsabilità diretta una serie di informazioni quali i modi di finanziamento dell'acquisizione, se agisce solo o in concerto e se intende fermare i suoi acquisiti o proseguirli. Alla Consob spetterà il compito di dettare un regolamento attuativo precisando il contenuto degli elementi della dichiarazione. Fondo di garanzia PMI. Viene incrementata di 300 milioni di euro la dotazione del Fondo di garanzia per le PMI. Fondo per le grandi imprese in crisi. viene altresì istituito un Fondo per le grandi imprese in crisi: modificando l'art. 23 Decreto Sviluppo, l'art. 11 costituisce una riserva finanziaria, di carattere generale, destinata ad interventi in favore di imprese in crisi di grande dimensione. Diritto d'autore. L'art. 19 introduce una liberalizzazione in materia di collecting diritti d'autore: la Siae non opererà più in regime di monopolio, ma al suo fianco potranno agire altri organismi di gestione collettiva.
Altre misure. Nuova finestra per la rottamazione delle cartelle esattoriali: l'art. 1 prevede l'estensione della definizione agevolata dei carichi fiscali e contributivi pendenti. Viene ampliata la possibilità, per il contribuente, di mettersi in regola. Lo split payment viene esteso a tutte le società controllate dalla pubblica amministrazione; mentre si è riusciti ad evitare l'aumento dell'aliquota Iva, originariamente previsto nel 2018. |