Malattia: ritardo nell’avviso dell’assenza e licenziamento disciplinare

23 Novembre 2017

Se nel CCNL è previsto l'obbligo per il dipendente di comunicare la sua assenza per malattia, può giungersi ad un licenziamento, come sanzione disciplinare, anche se l'avviso è stato comunicato in ritardo e non è stato superato il periodo di comporto?

Se nel CCNL è previsto l'obbligo per il dipendente di comunicare la sua assenza per malattia, può giungersi ad un licenziamento, come sanzione disciplinare, anche se l'avviso è stato comunicato in ritardo e non è stato superato il periodo di comporto?

La previsione dell'obbligo in capo al lavoratore di comunicare, entro termini prestabiliti, la propria assenza per causa di malattia, risulta ragionevolmente giustificata dall'esigenza per il datore di esserne edotto, nel più breve tempo possibile. Ciò affinché lo stesso possa adottare le scelte organizzative risultanti più opportune rispetto all'assetto aziendale e al corretto svolgimento dell'attività lavorativa. Il ritardo o l'omissione del comportamento attivo prescritto può configurare condotta valutabile ai fini dell'applicazione di una sanzione disciplinare, la quale potrà costituire oggetto di un giudizio circa la proporzionalità della stessa rispetto alla gravità dell'inadempimento, nonché al ruolo svolto dal lavoratore nell'ambito dell'organizzazione datoriale. Non si esclude la possibilità di addurre la prova dell'incolpevole impedimento nella comunicazione tempestiva. In merito: Cass. n. 26465/2017 e n. 15226/2016.

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