È illegittimo il criterio di scelta che porta al licenziamento dei lavoratori più costosi

Daniela Fargnoli
23 Novembre 2017

Nell'ambito di una procedura collettiva e non individuale, la società ben avrebbe potuto legittimamente proporre ai lavoratori di rinunciare a parte dei loro diritti "economici", pur trattandosi di diritti "minimi", senza per questo commettere alcuna estorsione ...

Nell'ambito di una procedura collettiva e non individuale, la società ben avrebbe potuto legittimamente proporre ai lavoratori di rinunciare a parte dei loro diritti "economici", pur trattandosi di diritti "minimi", senza per questo commettere alcuna estorsione; essendo, di contro, vietato, licenziare, a seguito di accordi con alcuni in danno di altri, e in violazione del più volte citato art. 5, solo ed esclusivamente quelli che non l'avevano accettata, a prescindere dalla prova dell'infungibilità delle risorse che avrebbero dovuto essere messe a confronto.

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