Responsabile il provider attivo che diffonde contenuti audiovisivi in violazione del copyright

La Redazione
04 Dicembre 2017

In tema di violazione del diritto d'autore mediante immissione su piattaforma digitale di contenuti coperti dal copyright, l'esenzione di responsabilità, prevista per il provider dall'art. 14 Direttiva 200/31/UE e dall'art. 16 D.Lgs. n. 70/2003 opera solo se il servizio di c.d. hosting, abbia carattere meramente tecnico, automatico e passivo, quando cioè abbia svolto un'attività neutra rispetto ai contenuti illeciti immessi nella propria piattaforma digitale.

In tema di violazione del diritto d'autore mediante immissione su piattaforma digitale di contenuti coperti dal copyright, l'esenzione di responsabilità, prevista per il provider dall'art. 14 Direttiva 2000/31/UE e dall'art. 16 D.Lgs. n. 70/2003 opera solo se il servizio di c.d. hosting, abbia carattere meramente tecnico, automatico e passivo, quando cioè abbia svolto un'attività neutra rispetto ai contenuti illeciti immessi nella propria piattaforma digitale. Tale esenzione, peraltro, non può trovare applicazione quando il titolare del diritto d'autore abbia segnalato al provider l'illecito, consistente in una illegittima diffusione e utilizzo di programmi audio e video mediante piattaforma digitale.

Pertanto, sussiste la responsabilità del provider c.d. attivo (content-provider), quando l'attività, lungi dal limitarsi a un servizio neutro di hosting provider), si concretizza in un servizio di intrattenimento audiovisivo, in concorrenza con l'attività imprenditoriale del titolare dei diritti d'autore sui contenuti diffusi, mediante la cernita e la diffusione, a fini economici, di tali contenuti.

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