Rideterminazione del valore della partecipazione: la scelta del contribuente non è revocabile

La Redazione
04 Dicembre 2017

La scelta del contribuente di optare per la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni costituisce atto unilaterale dichiarativo di volontà, che, giunto a conoscenza dell' Amministrazione Finanziaria (attraverso il detto pagamento dell'imposta sostitutiva), comporta di per sé, quale suo effetto, la rideterminazione del valore della partecipazione...

La scelta del contribuente di optare per la rideterminazione del costo o valore di acquisto delle partecipazioni costituisce atto unilaterale dichiarativo di volontà, che, giunto a conoscenza dell' Amministrazione Finanziaria (attraverso il detto pagamento dell'imposta sostitutiva), comporta di per sé, quale suo effetto, la rideterminazione del valore della partecipazione e, pertanto, in base ai principi generali di cui agli art. 1324 c.c. e 1334 c.c., non può essere revocato per scelta unilaterale del contribuente.

Pertanto, coloro che abbiano effettuato il versamento dell'imposta dovuta ovvero di una o più rate della stessa, qualora in sede di determinazione delle plusvalenze realizzate per effetto della cessione dei terreni non tengano conto del valore rideterminato, non hanno diritto al rimborso dell'imposta pagata e sono tenuti, nell'ipotesi di pagamento rateale, ad effettuare i versamenti successivi.

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