La dimora può essere unità produttiva autonoma?
11 Dicembre 2017
Se la prestazione lavorativa è svolta a casa, è possibile qualificare la dimora del dipendente come unità produttiva autonoma, non applicando quindi l'art. 18 St. lav.?
Al fine di qualificare una articolazione aziendale come unità produttiva autonoma, a sé stante, non è sufficiente dimostrare che la stessa risulti essere indipendente relativamente all'aspetto sia amministrativo che tecnico. La giurisprudenza ha, infatti, evidenziato la necessità di constatare che ivi si esaurisca il ciclo relativo ad una frazione o ad un momento essenziale dell'attività produttiva aziendale. Ciò non si rinviene qualora quanto svolto presso l'articolazione abbia natura strumentale o siano attuate funzioni meramente ausiliarie rispetto agli scopi perseguiti in via generale dall'azienda. Difficilmente può qualificarsi in tali termini la dimora presso la quale il dipendente svolga, anche totalmente e in modo autonomo, le proprie mansioni. Lo stesso dovrà essere considerato nel numero dei lavoratori presenti nella sede principale ai fini della applicabilità o meno dell'art. 18 L. n. 300/70. In merito: Cass. n. 15211/2016 e n. 19837/2004.
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