Compravendita terreno: complesso periziato e valore della quota del contribuente per il calcolo della plusvalenza
15 Dicembre 2017
Ai fini del calcolo della plusvalenza per la compravendita di un terreno, è necessario un confronto tra l'intero complesso periziato ed il valore della quota del contribuente. È quanto affermato dalla Corte di Cassazione con l'ordinanza del 6 dicembre 2017 n. 29184, analizzando il caso di un accertamento relativo alla mancata dichiarazione di plusvalenze realizzate mediante la cessione di terreni edificabili e con destinazione agricola. La CTR, accogliendo il ricorso del contribuente, aveva ritenuto che il valore di acquisto del terreno potesse essere determinato sulla base della perizia giurata di stima redatta da un tecnico nominato dall'altro comproprietario dell'immobile, senza che incidesse il fatto che il valore esposto fosse inferiore al prezzo di vendita dichiarato.
«Nel caso di specie – si legge in ordinanza, in accoglimento del ricorso delle Entrate – la CTR ha operato, sulla base della perizia redatta da un tecnico su incarico di altro proprietario, un raffronto fra il prezzo complessivo di vendita dell'intero complesso immobiliare e la stima complessiva del medesimo complesso, comprendendovi così, in modo distorsivo e inesatto, i valori dei terreni non edificabili compresi nella compravendita, irrilevanti come tali ai fini del calcolo della plusvalenza. La CTR avrebbe dovuto, invece, effettuare un riscontro fra l'intero complesso periziato e il valore della quota del contribuente, distinguendo e valutando il prezzo e il valore di stima dei soli terreni edificabili facenti parte del compendio immobiliare compravenduto».
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