Ok alla confisca anche in mancanza di un precedente sequestro preventivo
17 Gennaio 2018
Anche se non è stata preceduta da un sequestro preventivo, la confisca sui beni dell'evasore si deve considerare legittima. Parola della Cassazione, che con la sentenza del 16 gennaio 2018 n. 1584 ha accolto il ricorso presentato da una Procura, annullando la sentenza di appello favorevole ad un imprenditore accusato di aver evaso quasi 140mila euro di IRPEF e 160mila euro di IVA. Il tribunale, per questi reati, aveva condannato l'uomo a sei mesi di reclusione ma non aveva disposto la confisca dei beni.
Con la sentenza di ieri, la Terza Sezione Penale – che ha rinviato la causa alla Corte territoriale – ha affermato che la confisca può essere ordinata anche in assenza di un provvedimento cautelare di sequestro precedente, a patto che sussistano norme che la consentano o la impongano. Si legge infatti nella pronuncia dei giudici di legittimità che «il giudice della cognizione, nei limiti del valore corrispondente al profitto del reato, può emettere il provvedimento ablatorio anche in mancanza di un precedente provvedimento cautelare di sequestro e senza necessità della individuazione specifica dei beni da apprendere, potendo il destinatario ricorrere al giudice dell'esecuzione qualora dovesse ritenersi pregiudicato dai criteri adottati».
Al giudice che emette il provvedimento ablativo spetta l'indicazione dell'importo complessivo da sequestrare, mentre l'individuazione specifica dei beni da apprendere e la verifica della corrispondenza del loro valore indicato nel sequestro è riservata alla fase esecutiva demandata al Pubblico Ministero. |