Quando l’opzione put non viola il divieto di patto leonino
18 Ottobre 2017
Presupposto per la configurabilità, quale patto leonino, di operazioni societarie in cui l'ingresso nel capitale sociale si accompagni a opzioni put a prezzo predeterminato in favore dell'investitore, così “garantito” rispetto a qualsiasi andamento dell'ente e, dunque, esonerato dal sopportarne le perdite assumendo il ruolo di mero finanziatore pur se “vestito” da socio, è il carattere assoluto e costante dell'esclusione dalle perdite o dagli utili (Nel caso di specie, il Tribunale ha ritenuto infondata la prospettazione di nullità, ex art. 2265 c.c., di un patto nel quale l'esclusione di un socio dalle perdite della società non aveva carattere assoluto). |