Operazioni soggettivamente inesistenti e detraibilità dell’IVA: occorre dimostrare la buona fede

La Redazione
01 Febbraio 2018

In tema di operazioni soggettivamente inesistenti, per la configurazione della buona fede, necessaria ai fini della detraibilità dell'IVA, non basta affermare la non partecipazione all'attività fraudolenta posta in essere dall'altro operatore commerciale...

In tema di operazioni soggettivamente inesistenti, per la configurazione della buona fede, necessaria ai fini della detraibilità dell'IVA, non basta affermare la non partecipazione all'attività fraudolenta posta in essere dall'altro operatore commerciale, ma occorre che la parte fornisca la prova della propria estraneità alla frode e di non aver avuto consapevolezza dell'intera operazione.

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