Contratti a termine: durata complessiva massima

19 Febbraio 2018

In caso di stipulazione di ripetuti contratti a tempo determinato, sono legittimi gli accordi con le organizzazioni sindacali che prevedono un termine complessivo massimo di 96 mesi d'impiego di un medesimo lavoratore presso la stessa azienda (di diritto privato ma totale capitale pubblico) anche quale somma di distinti e differenti contratti di lavoro a termine?

In caso di stipulazione di ripetuti contratti a tempo determinato, sono legittimi gli accordi con le organizzazioni sindacali che prevedono un termine complessivo massimo di 96 mesi d'impiego di un medesimo lavoratore presso la stessa azienda (di diritto privato ma totale capitale pubblico) anche quale somma di distinti e differenti contratti di lavoro a termine?

L'attuale disciplina del contratto a tempo determinato si individua agli artt. 19-29 del D.Lgs. n. 81/2015. In base alle nuove disposizioni legislative, il contratto in questione può avere una durata massima di 36 mesi complessivi.

Al fine di stabilire l'eventuale superamento del limite sopradetto, viene tenuta in conto la durata del singolo contratto nonché di quelli successivi i quali siano stati conclusi tra lo stesso datore e lavoratore, per lo svolgimento di mansioni di pari livello e categoria, anche se le stesse costituiscono oggetto di missione nell'ambito di contratti di somministrazione a tempo determinato.

Vengono, inoltre, considerate nel calcolo anche le proroghe, i periodi di missione suddetti, ma non i periodi di interruzione.

L'art. 19 al co. 2, fa salve le diverse disposizioni contenute nei contratti collettivi.

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