Senza danno per l’interesse sociale non c’è abuso della maggioranza

La Redazione
05 Ottobre 2016

L'abuso del diritto di voto è integrato quando il socio di maggioranza esercita il diritto di voto a danno degli altri soci, determinando cioè l'adozione, da parte della società, di una delibera che lede gli interessi sociali di altri soci.

L'abuso del diritto di voto è integrato quando il socio di maggioranza esercita il diritto di voto a danno degli altri soci, determinando cioè l'adozione, da parte della società, di una delibera che lede gli interessi sociali di altri soci.

Tuttavia, la fattispecie dell'abuso della maggioranza può dirsi configurata solo se vi sia un danno anche per l'interesse di cui la società è portatrice: qualora la delibera, pur dannosa per il socio minoritario, consenta di realizzare un interesse sociale, non può ritenersi integrato l'abuso di diritto, per carenza dell'elemento dell'offensività.

Il vantaggio personale che il socio trarrebbe dall'approvazione di una delibera non rappresenta di per sé un elemento intrinseco della fattispecie, essendo comunque necessario anche il realizzarsi di un danno per la società.

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