Abuso del congedo parentale

22 Marzo 2018

Può considerarsi abuso del congedo parentale il caso in cui il padre svolge una attività lavorativa durante il congedo ma ciò sia reso necessario per una migliore organizzazione familiare?

Può considerarsi abuso del congedo parentale il caso in cui il padre svolge una attività lavorativa durante il congedo ma ciò sia reso necessario per una migliore organizzazione familiare?

Il congedo parentale configura un diritto potestativo del quale il genitore è titolare, del cui esercizio deve essere dato preavviso al datore, ex art. 32 D.Lgs. n. 151/2001.

Ratio di tale previsione è la volontà di apprestare una maggiore tutela a specifici interessi, quali il rapporto con la prole, così da soddisfare i bisogni affettivi e relazionali del bambino e consentire uno sviluppo sereno della personalità dello stesso.

Ciò determina, dall'altro lato, che il datore viene ad essere privato della prestazione lavorativa nell'ambito della propria organizzazione. Tale sacrificio può giustificarsi solo nei limiti in cui il congedo venga fruito per soddisfare le esigenze tutelate dal legislatore: dovrà accertarsi un nesso tra l'assenza dal lavoro e la cura diretta del figlio.

Si ha un abuso per sviamento dalla funzione sua propria qualora il diritto venga, invece, utilizzato per svolgere una diversa attività lavorativa. Non si terrà in conto che lo svolgimento di questa attività vada a contribuire ad una migliore organizzazione familiare.

In merito: Cass. civ., 30 aprile 2012, n. 6586 e Cass. sez. lav., 11 gennaio 2018, n. 509.

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