Banca d’Italia ed autorità europee avvertono i consumatori sui rischi delle valute virtuali

30 Marzo 2018

Banca d'Italia, con un comunicato del 19 marzo 2018, informa che l'Autorità bancaria europea (EBA), l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni (EIOPA) hanno concordato di intervenire con un'Avvertenza per i consumatori sui rischi delle valute virtuali.

Banca d'Italia, con un comunicato del 19 marzo 2018, informa che l'Autorità bancaria europea (EBA), l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni (EIOPA) hanno concordato di intervenire con un'Avvertenza per i consumatori sui rischi delle valute virtuali.

Banca d'Italia informa di condividere tale avvertenza e ne pubblica il testo sul proprio sito. Con l'occasione evidenzia che, sin dal gennaio 2015, essa stessa e la UIF avevano messo in guardia i consumatori e gli intermediari sui possibili rischi connessi con le valute virtuali.

Nella loro Avvertenza le Autorità europee sottolineano che le valute virtuali attualmente disponibili sono solo una rappresentazione digitale di valore, che le stesse non sono emesse né garantite da una banca centrale o da un'autorità pubblica e non godono quindi dello status giuridico di valuta o di moneta. Si tratta pertanto di strumenti ad alto rischio che non offrono alcuna tutela giuridica ai consumatori, ed inoltre che tali valute virtuali possono essere estremamente rischiose e sono di solito altamente speculative.

Analizzando il fenomeno, poi, le Autorità europee prendono atto che le valute virtuali hanno mostrato, di recente, una marcata volatilità, ossia ampie fluttuazioni giornaliere dei prezzi, e che si sono verificati degli attacchi informatici alle piattaforme di scambio che hanno comportato la perdita parziale o totale di quanto investito nelle valute virtuali da parte di numerosi consumatori.

Le Autorità si mostrano preoccupate di come un numero crescente di consumatori acquisti valute virtuali nella speranza di una continua crescita del loro valore ma senza alcuna apparente consapevolezza delle significative possibilità di perdere il denaro investito.

Le Autorità segnalano, poi, che in questi mercati si riscontano:

a) assenza di opzioni di uscita;

b) mancanza di trasparenza sui prezzi;

c) possibili interruzioni delle operazioni;

d) informazioni fuorvianti;

e) inidoneità delle valute virtuali per la maggior parte degli scopi, tra cui la pianificazione d'investimenti o previdenziale.

L'Avvertenza è quindi conclusa dalle Autorità con l'affermazione che i consumatori non dovrebbero investire denaro che non si possono permettere di perdere.

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