Pubblicato il discussion paper Consob sul costo dei fondi comuni in Italia

06 Aprile 2018

La Consob ha pubblicato il discussion paper “Il costo dei fondi comuni in Italia - Evoluzione temporale e confronto internazionale”. Questo lavoro analizza la struttura e l'evoluzione del costo dei fondi comuni aperti italiani nel periodo 2012-2016 ed evidenzia come una quota molto elevata dei costi sostenuti dai sottoscrittori sia destinata a remunerare l'attività distributiva.

La Consob ha pubblicato il discussion paper “Il costo dei fondi comuni in Italia - Evoluzione temporale e confronto internazionale”.

Questo lavoro analizza la struttura e l'evoluzione del costo dei fondi comuni aperti italiani nel periodo 2012-2016 ed evidenzia come una quota molto elevata dei costi sostenuti dai sottoscrittori sia destinata a remunerare l'attività distributiva. Circa il 70% delle commissioni riconosciute alle società di gestione del risparmio è infatti assorbito dai costi di distribuzione. E' probabile che la nuova disciplina introdotta dalla direttiva Mifid II, con disposizioni più restrittive circa gli incentivi, possa determinare una revisione degli attuali modelli distributivi e commissionali.

Lo studio analizza poi, in dettaglio, i costi dei fondi, distinguendo fra i costi di gestione, che gravano sul patrimonio del fondo, come le commissioni di gestione e di performance e i costi di ingresso e uscita, che invece gravano sul sottoscrittore. Nel 2016, per alcune categorie di fondi, i costi di gestione sono risultati superiori all'utile e il rendimento dei fondi è risultato, quindi, negativo. I fondi flessibili, peraltro, presentano da un lato costi di gestione in linea con la media di settore, ma commissioni di ingresso molto più elevate, soprattutto quando si tratta di “fondi di fondi” o “fondi a scadenza predefinita”. I prodotti più rischiosi, invece, quali i fondi azionari e alternativi, hanno costi di gestione più elevati ma costi di ingresso molto più contenuti della media, soprattutto gli alternativi.

Il lavoro confronta, infine, i costi dei fondi di diritto italiano con quelli dei fondi di diritto estero collocati in Italia utilizzando l'indicatore sintetico di costo presente nel Kiid (Key investor information document), in base a tale indicatore, nel periodo 2014-2016 il costo delle classi retail dei fondi italiani è risultato in linea con la media europea.

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