L’irregolare tenuta delle scritture contabili e la responsabilità dell’amministratore di società fallita

La Redazione
27 Aprile 2018

In tema d azione di responsabilità promossa dal curatore fallimentare di una società, l'omessa o irregolare tenuta delle scritture contabili da parte dell'amministratore non comporta di per sé un danno per la società o per i creditori, e non costituisce, pertanto, una condotta idonea a fondare la responsabilità del soggetto convenuto.

In tema d azione di responsabilità promossa dal curatore fallimentare di una società, l'omessa o irregolare tenuta delle scritture contabili da parte dell'amministratore non comporta di per sé un danno per la società o per i creditori, e non costituisce, pertanto, una condotta idonea a fondare la responsabilità del soggetto convenuto.

Il curatore del fallimento di una società di capitali che propone un'azione di responsabilità, ex artt. 146 l. fall. e 2392, 2393 c.c., nei confronti dell'amministratore per atti di mala gestio deve provare, anche mediante presunzioni, non solo le condotte asseritamente illecite dell'amministratore, ma anche l'esistenza di un danno concreto, consistente nel depauperamento del patrimonio sociale, di cui chiede il risarcimento, e la riconducibilità della lesione al fatto dell'amministratore inadempiente.

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