Rischi della mancata risposta al contraddittorio: al Fisco l'onere di informare il contribuente

La Redazione
09 Maggio 2018

Il contribuente deve sempre essere informato dei rischi ai quali va incontro se non si presenta al contraddittorio con il Fisco; così hanno decido i Giudici della Corte di Cassazione con l'ordinanza del 4 maggio 2018 n. 10670.

Il contribuente deve sempre essere informato dei rischi ai quali va incontro se non si presenta al contraddittorio con il Fisco; così i Giudici della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione con l'ordinanza del 4 maggio 2018 n. 10670. Nel caso in esame, il Fisco aveva rettificato il reddito da lavoro autonomo di un contribuente a seguito di un'indagine svolta sui suoi conti correnti bancari.

Si legge nell'ordinanza recentemente depositata dalla Cassazione: «in tema di accertamento fiscale, la mancata esibizione, in sede amministrativa, dei libri, della documentazione e delle scritture all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate giustifica l'esercizio dei poteri di indagine ed accertamento bancario proprio dell'Amministrazione finanziaria, mentre la sanzione dell'inutilizzabilità della successiva produzione in sede contenziosa […] opera solo in presenza di un invito specifico e puntuale all'esibizione da parte dell'Amministrazione purché accompagnato dall'avvertimento circa le conseguenze della sua mancata ottemperanza, che si giustifica […] per la violazione dell'obbligo di leale collaborazione con il Fisco».

Nel caso di specie, l'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate aveva invitato il contribuente a presentarsi per giustificare tutti gli addebitamenti e accreditamenti effettuati sui conti tramite lettera raccomandata; tuttavia, non risultava che l'Ufficio avesse anche avvertito il contribuente circa le conseguenze della mancata ottemperanza all'invito.

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