Dies a quo del termine breve di impugnazione: la rimessione al Primo Presidente

Redazione scientifica
10 Maggio 2018

Il Primo Presidente dovrà valutare l'opportunità di rimettere alle Sezioni Unite la questione se per il notificante il dies a quo del termine breve di impugnazione coincida con la data di consegna della sentenza all'ufficiale giudiziario, ovvero, con quella di perfezionamento della notifica per il destinatario.

Il caso. Viene proposto ricorso per cassazione con il quale si solleva la questione se per il notificante il dies a quo del termine breve di impugnazione coincida con la data di consegna della sentenza all'ufficiale giudiziario, ovvero, con quella di perfezionamento della notifica per il destinatario.

Dies a quo del termine breve per impugnare: orientamenti a confronto. Il Collegio rileva sul punti orientamenti opposti nella giurisprudenza di legittimità.

Un primo orientamento risale alla sentenza n. 883/2014, in base alla quale «la consegna dell'atto di impugnazione all'ufficiale giudiziario rende certa l'anteriorità della conoscenza della sentenza per l'impugnante. E, poiché la conoscenza legale della sentenza fa decorrere il termine breve per impugnare, tale decorrenza non può che avere inizio dal momento della suddetta consegna». Nella sentenza n. 9258/2015, si rinviene l'orientamento contrario secondo cui «la notificazione di una sentenza o di una prima impugnazione evidenzia la conoscenza legale del provvedimento impugnato e fa, pertanto, decorrere il termine breve di cui all'art. 325 c.p.c. a carico del notificante solo dal momento del perfezionamento del procedimento di notificazione nei confronti del destinatario».

Garantire coerenza e razionalità del sistema normativo. Tali orientamenti, osservano i Supremi Giudici, obbediscono a diversi principi non suscettibili di essere ricondotti ad unità, ma entrambi legittimi e sostenibili. Risulta, quindi, necessario verificare quale è in grado di garantire, meglio, o in modo prevalente, coerenza e razionalità del sistema normativo.

La rimessione al Primo Presidente. Per le implicazioni che tale accertamento potrebbe avere anche sul piano logico-pratico, la Suprema Corte ha deciso di rimettere la causa al Primo Presidente perché valuti l'eventuale assegnazione alle Sezioni Unite.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.