Dal Cdm nuove disposizioni sul market abuse e antiriciclaggio

La Redazione
17 Maggio 2018

Nel Consiglio dei Ministri n. 84 del 16 maggio il Governo ha adottato alcune misure, tra cui due decreti di attuazione di norme europee in tema di market abuse (Reg. UE 596/2014) e antiriciclaggio, e due decreti legislativi di attuazione della riforma del Codice Antimafia, di cui alla l. n. 161/2017.

Nel Consiglio dei Ministri n. 84 del 16 maggio il Governo ha adottato alcune misure, tra cui due decreti di attuazione di norme europee in tema di market abuse (Reg. UE 596/2014) e antiriciclaggio, e due decreti legislativi di attuazione della riforma del Codice Antimafia, di cui alla l. n. 161/2017.

Abusi di mercato. Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo agli abusi di mercato (il c.d. Regolamento MAR). La nozione di abusi di mercato ricomprende comportamenti illeciti già sanzionati dalla precedente Direttiva 2003/6/UE (abrogata dal MAR) quali l'abuso di informazioni privilegiate, la manipolazione del mercato e la comunicazione illecita di informazioni privilegiate.

Il regolamento MAR estende l'ambito di applicazione agli strumenti finanziari negoziati, riformula il quadro sanzionatorio e alcuni obblighi di trasparenza verso il mercato. Sono previste alcune esenzioni, condotte legittime e pratiche di mercato accettate, viene fornita una nozione di “informazione privilegiata” e l'obbligo di comunicazione al pubblico delle stesse da parte degli emittenti.

Si prevedono anche semplificazioni per gli emittenti quotati su un mercato di crescita per le PMI.

La Consob viene designata quale autorità amministrativa competente ai fini della corretta applicazione del regolamento.

Lo schema di regolamento (in attesa di pubblicazione) prevede modifiche al TUF, suddivise in quattro distinti articoli in base al loro contenuto: modifiche alle disposizioni comuni (art. 1); modifiche alla disciplina dei mercati (art. 2); modifiche alla disciplina degli emittenti (art. 3); modifiche alle norme sanzionatorie (art. 4). Quanto a quest'ultimo profilo, un aspetto rilevante attiene al doppio binario sanzionatorio, penale e amministrativo, su cui si è pronunciata più volte la giurisprudenza, nazionale e comunitaria.

Normativa antiriciclaggio. Il Governo ha approvato anche, in esame definitivo, un decreto di attuazione della direttiva (UE) 2016/2258, recante modifica alla Direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda l'accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio, al fine di garantire una cooperazione amministrativa efficiente tra gli Stati membri.

Riforma del Codice Antimafia: le incompatibilità degli amministratori giudiziari e dei curatori fallimentari. Inoltre il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione della legge n. 161/2017, recante modifiche al Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al D.Lgs. n. 159/2011, al Codice penale e alle norme di attuazione. In particolare, il decreto disciplina il regime delle incompatibilità degli amministratori giudiziari, dei loro coadiutori, dei curatori fallimentari e degli altri organi delle procedure concorsuali.

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