Efficacia della sentenza penale di assoluzione nel giudizio civile di danno

Redazione Scientifica
30 Maggio 2018

Il giudicato penale di assoluzione dell'imputato ha effetto preclusivo nel giudizio civile solo laddove contenga un effettivo e specifico accertamento della sussistenza del fatto o della partecipazione dell'imputato.

IL CASO Il Giudice di Pace di Gela rigetta la domanda proposta da una donna per l'ottenimento del risarcimento dei danni subiti a causa di un investimento stradale per il quale il convenuto era stato assolto in sede penale. Il Tribunale conferma la decisione con sentenza impugnata poi dalla soccombente dinanzi alla Corte di Cassazione.
In particolare, la ricorrente lamenta l'inidoneità del giudizio penale a produrre effetti preclusivi ex art. 652 c.p.p. (Efficacia della sentenza penale di assoluzione nel giudizio civile o amministrativo di danno) nel procedimento civile di risarcimento del danno, in quanto nel caso di specie, l'assoluzione della controparte era dovuta alla carenza di prove.

EFFICACIA DELLA SENTENZA PENALE NEL PROCESSO CIVILE Secondo consolidata giurisprudenza, il giudicato penale di assoluzione dell'imputato ha effetto preclusivo nel giudizio civile solo laddove contenga un effettivo e specifico accertamento della sussistenza del fatto o della partecipazione dell'imputato, e non quando l'assoluzione sia dovuta a insufficienza di prove circa la commissione del fatto o l'attribuibilità dello stesso all'imputato. Prosegue inoltre il Collegio ricordando che la sentenza pena irrevocabile di assoluzione perché il fatto non costituisce reato non ha efficacia di giudicato nel giudizio civile per il risarcimento del danno in quanto il giudice ha il potere di procedere autonomamente all'accertamento dei fatti dedotti in giudizio senza essere vincolato all'esito del processo penale.
Nella vicenda in esame, il Tribunale ha correttamente dedotto, dalla complessiva lettura della sentenza penale di assoluzione dell'imputato, pronunciata per non aver egli commesso il fatto, che l'assoluzione non era stata determinata dall'insufficienza di prova ma su «un'assoluta mancanza di elementi probatori in ordine all'accadimento dell'incidente e alla riferibilità causale ad esso dell'evento lesivo lamentato dall'odierna appellante».


Per questi motivi, la Suprema Corte rigetta il ricorso.

(FONTE: dirittoegiustizia.it)