Al via l’utilizzo dei dati antiriciclaggio ai fini degli accertamenti fiscali

La Redazione
06 Giugno 2018

In attuazione di una Direttiva europea è stato pubblicato il provvedimento che consente l'accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio.

Nella Gazzetta Ufficiale di ieri è approdato il D.Lgs. 18 maggio 2018, n. 60 che attua la direttiva comunitaria 2016/2258 recante modifica alla direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda l'accesso da parte delle autorità fiscali alle informazioni in materia di antiriciclaggio.

Grazie alle nuove disposizioni, lo scambio dati in uscita verso le Autorità fiscali dei Paesi membri viene esteso – oltre alle informazioni contenute nell'anagrafe tributaria o acquisite dall'Agenzie delle entrate nel corso dei propri accertamenti - ai dati inerenti alla titolarità effettiva di Trust e di persone giuridiche, contenuti nell'apposita sezione del Registro delle Imprese di cui all'art. 21 D.Lgs. n. 231/1997 (non ancora in funzione, in attesa di essere attuato).

Altre disposizioni consentono all'Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza, nell'espletamento delle indagini amministrative finalizzate allo scambio di informazioni, l'accesso ai documenti, ai dati e alle informazioni acquisiti in assolvimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela conservati dai soggetti tenuti a detto obbligo. A tal fine l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza stipuleranno nei prossimi 30 giorni apposita convenzione per la definizione dei termini e delle modalità di esecuzione delle nuove diposizioni.

Il nuovo decreto entra in vigore oggi e le sue disposizioni si applicano alle richieste di accesso alle informazioni formulate dalla Guardia di finanza e dall'Agenzia delle entrate a decorrere dal 1° gennaio 2018.

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