È discriminatoria la condotta dell’INPS che neghi il premio alla nascita alla richiedente straniera non in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo

La Redazione
26 Giugno 2018

La negazione da parte dell'INPS del premio alla nascita alle cittadine extracomunitarie non in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo integra quindi una discriminazione...

La negazione da parte dell'INPS del beneficio del premio alla nascita nei confronti delle cittadine extracomunitarie non in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo integra da parte dell'INPS una chiara discriminazione, introducendo una ingiustificata disparità di trattamento fondata sulla cittadinanza. La norma che ha introdotto tale premio infatti non subordina l'erogazione del beneficio alla titolarità del permesso di soggiorno di lungo periodo, ma richiede soltanto la domanda della madre, dopo il compimento del settimo mese di gravidanza. Appare quindi arbitrario introdurre in sede amministrativa dei requisiti non previsti e previsti invece per altra prestazione ovvero l'assegno di natalità di cui all'art. 1, comma 125, l. 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità), tenuto conto che il legislatore non ha neppure rimandato ad altre fonti (di rango pari o inferiore) per la previsione dei requisiti per il riconoscimento del premio alla nascita.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.