Lavoro pubblico, mansioni superiori e indennità di posizione
09 Luglio 2018
Se un dipendente pubblico ha svolto, in assenza di una provvedimento formale di attribuzione, mansioni proprie di una posizione organizzativa, ha diritto a percepire anche l'indennità dovuta per la responsabilità connessa a tale posizione?
Il comma quinto dell'art. 52, d.lgs. n. 165 del 2001, dispone che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere le differenze retributive al dipendente pubblico il quale abbia svolto mansioni superiori in situazioni non incluse in quelle indicate al comma secondo del medesimo articolo, ossia vacanza di posto in organico, ma per un periodo generalmente non superiore a sei mesi, ovvero per sostituire un lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, per il tempo dell'assenza. Accertato lo svolgimento di mansioni superiori legate ad una posizione organizzativa, caratterizzata da una certa responsabilità del quale è gravato il dipendente, non risulta possibile limitarsi al solo riconoscimento della retribuzione maggiore corrispondente, ma si dovrà includere nel trattamento economico dovuto anche l'elemento accessorio dell'indennità di posizione. In merito: Cass., sez. lav., 30 aprile 2018, n. 8141. |