Raddoppio dei termini: la notifica degli avvisi segna lo spartiacque della disciplina applicabile

La Redazione
12 Luglio 2018

In tema di accertamento tributario, i termini previsti dagli artt. 43 del d.P.R. n. 600/1973 per l'IRPEF e 57 del d.P.R. n. 633/1972 per l'IVA, nella versione applicabile "ratione temporis", sono raddoppiati in presenza di seri indizi di reato...

In tema di accertamento tributario, i termini previsti dagli artt. 43 del d.P.R. n. 600/1973 per l'IRPEF e 57 del d.P.R. n. 633/1972 per l'IVA, nella versione applicabile "ratione temporis", sono raddoppiati in presenza di seri indizi di reato che facciano insorgere l'obbligo di presentazione di denuncia penale, anche se questa sia archiviata o presentata oltre i termini di decadenza, senza che, con riguardo agli avvisi di accertamento per i periodi d'imposta precedenti a quello in corso alla data del 31 dicembre 2016, incidano le modifiche introdotte dalla L. n. 208/2015.

L' art. 1, comma 132, ha introdotto, peraltro, un regime transitorio che si occupa delle sole fattispecie non ricomprese nell'ambito applicativo del precedente regime transitorio (non oggetto di abrogazione) di cui all'art. 2, comma 3, del D.Lgs. n. 128/2015, in virtù del quale la nuova disciplina non si applica né agli avvisi notificati entro il 2 settembre 2015 né agli inviti a comparire o ai processi verbali di constatazione conosciuti dal contribuente entro il 2 settembre 2015 e seguiti dalla notifica dell'atto recante la pretesa impositiva o sanzionatoria entro il 31 dicembre 2015.

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