TFR e compensazione impropria
12 Luglio 2018
Il datore di lavoro può chiedere la compensazione del proprio credito risarcitorio, per il danno causato dal lavoratore, con il diritto al TFR di quest'ultimo?
Nell'ipotesi in cui i reciproci crediti e debiti tra le parti abbiano la propria fonte in un unico rapporto giuridico, così come nel caso di specie, individuabile nel rapporto di lavoro, la giurisprudenza parla di compensazione c.d. impropria (Cass., sez. lav., 29 agosto 2012, n. 14688 e Cass., sez. III, 25 novembre 2002, n. 16561).
Perché si realizzi tale modalità di estinzione delle obbligazioni non è imprescindibile, infatti, l'autonomia dei rapporti ai quali si riferiscono i rispettivi crediti, né rileva, ai fini dell'applicazione degli artt. 1241 e ss., c.c., la diversità o meno del titolo di ciascun debito, potendo essere l'uno contrattuale e l'altro extracontrattuale, ex art. 1246 c.c.
Certamente è impreteribile che il credito del datore e quello del lavoratore siano entrambi certi, liquidi ed esigibili. Sarà quindi necessario procedere anche all'accertamento dell'an e del quantum qualora a ciò non si sia già proceduto.
In merito: Cass., sez. lav., 26 aprile 2018, n. 10132. |