Imposizione contributiva e indennità sostituiva della ferie

18 Luglio 2018

Se il datore ha offerto un periodo di ferie al dipendente, il quale però non ne abbia usufruito, è dovuta comunque l'indennità sostitutiva? Questa è assoggettata all'imposizione contributiva?

Se il datore ha offerto un periodo di ferie al dipendente, il quale però non ne abbia usufruito, è dovuta comunque l'indennità sostitutiva?

Questa è assoggettata all'imposizione contributiva?

Così come sostenuto dalla giurisprudenza, la mancata richiesta di godimento delle ferie da parte del lavoratore non può configurarsi come una rinuncia alle stesse non fruite.

Grava in capo al datore, obbligato contrattualmente, fornire la prova dell'offerta di adempimento, ossia di aver provveduto ad indicare un periodo di riposo feriale al dipendente, il quale però, per propria scelta, non ne abbia usufruito, versandosi in una ipotesi di mora credendi, ex art.1206, c.c.

Tenuto a mente che la monetizzazione delle ferie risulta possibile solo al momento della cessazione del rapporto di lavoro, qualora sia dovuta l'indennità sostitutiva, questa sarà sottoposta all'imposizione contributiva.

Ciò in quanto, rappresentando essa il corrispettivo dovuto per l'attività lavorativa prestata per i giorni in cui il dipendente avrebbe dovuto essere in riposo, ne è stata riconosciuta la prevalente natura retributiva, con applicazione dell'art. 12, l. 29 aprile 1969, n. 153.

In merito: Cass., sez. lav., 1 febbraio 2018, n. 2496, e ord. 29 maggio 2018, n. 13473.

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