Ok alla riduzione della confisca in relazione alle rate già pagate
20 Luglio 2018
La Corte di Cassazione, con la sentenza del 18 luglio 2018 n. 33389, ha accolto il ricorso di un contribuente accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte; motivo per cui nei suoi confronti era scattato il sequestro finalizzato alla confisca dei beni e di denaro a copertura del debito non saldato con il Fisco. Il contribuente aveva già intrapreso un piano di rateizzazione e, in fase difensiva, aveva chiesto senza risultati il dissequestro dei beni. In Cassazione, tuttavia, la sua richiesta è stata accolta d'ufficio, in merito alle rate già saldate. Secondo il giudizio della Corte, infatti, la Corte territoriale doveva porsi d'ufficio la questione dell'applicazione del dissequestro in relazione alle rate già versate, trattandosi di una norma di carattere penale sostanziale più favorevole. Nella giurisprudenza di legittimità, è infatti principio ormai consolidato quello secondo cui la disposizione ex art. 12-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 74/2000, stante la quale la confisca diretta o di valore dei beni costituenti profitto o prodotto del reato non opera anche per la parte che il contribuente si impegna a versare all'erario anche in presenza di sequestro, deve essere intesa nel senso che la confisca e il sequestro preventivo possono essere adottati anche a fronte dell'impegno di pagamento assunto, ma producono effetti solo qualora il contribuente non paghi il proprio debito. |