Le Entrate fanno luce sulla falcidia del credito IVA

La Redazione
24 Luglio 2018

L'Agenzia delle Entrate ha analizzato l'evoluzione giurisprudenziale e normativa in merito al trattamento del credito IVA e delle ritenute nel concordato preventivo. La disamina nella Circolare n. 16 diramata ieri.

L'Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 16 diramata nella giornata di ieri, ha analizzato l'evoluzione giurisprudenziale e normativa in merito al trattamento del credito IVA e delle ritenute nel concordato preventivo.

Con il documento l'Amministrazione finanziaria ha illustrato, nella prima parte, i principi affermati dalle pronunce giurisprudenziali che hanno inciso maggiormente sulle procedure di concordato preventivo e di accordo di ristrutturazione dei debiti e, nella seconda parte, ha fornito chiarimenti relativi alle novità introdotte dalla L. n. 232/2016 (Legge di Bilancio 2017), applicabile con riferimento alle suindicate procedure, avviate dal 1° gennaio 2017 o comunque a tale data non ancora votate o sottoscritte per adesione.

Nell'analizzare il tema le Entrate si sono difatti soffermate sui seguenti punti:

  • la giurisprudenza sul trattamento delle ritenute nel concordato preventivo;
  • la giurisprudenza sul trattamento del credito iva nelle procedure di esdebitazione;
  • la giurisprudenza sui rapporti tra concordato preventivo e reati per omesso versamento;
  • le modifiche normative;
  • la disciplina del sovraindebitamento.

Alla luce di tale evoluzione giurisprudenziale sopra descritta e della modifica normativa apportata dalla L. n. 232/2016, l'Agenzia ha pertanto chiarito che:

  • È legittima la proposta di falcidia dell'IVA contenuta nelle domande di concordato preventivo non accompagnato da transazione fiscale, non ancora votata al 7 aprile 2016, data della sentenza emessa in relazione alla causa C-546/14;
  • i limiti alla falcidia dell'IVA nel concordato preventivo accompagnato dalla transazione fiscale posti dalla predetta giurisprudenza devono ritenersi superati in relazione alle procedure avviate, ma non ancora votate, al 1° gennaio 2017, data di entrata in vigore della modifica normativa operata con la Legge n. 232/2016.

Fonte: ilfallimentarista.it

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