Visite mediche e ripetute assenze alle visite fiscali

02 Agosto 2018

Le ripetute assenze del lavoratore in malattia, durante le fasce orarie nelle quali è tenuto a garantire la propria disponibilità, possono essere giustificate dallo svolgimento di visite mediche in quell'arco temporale? Le stesse non dovrebbero dare prova dell'effettività della malattia?

Le ripetute assenze del lavoratore in malattia, durante le fasce orarie nelle quali è tenuto a garantire la propria disponibilità, possono essere giustificate dallo svolgimento di visite mediche in quell'arco temporale? Le stesse non dovrebbero dare prova dell'effettività della malattia?

Sia il dipendente pubblico che privato è tenuto a garantire la propria reperibilità, presso il domicilio o altro indirizzo comunicato sul documento medico all'inizio dell'evento morboso, per determinate fasce orarie, al fine di consentire l'effettuazione delle visite fiscali, finalizzate a reprimere il fenomeno dell'assenteismo.

L'assenza del lavoratore, la quale non sia stata preventivamente comunicata e dunque giustificata, non solo ha riflessi economici ma può comportare anche l'applicazione di sanzioni disciplinari, senza escludere il recesso datoriale nei casi connotati da maggiore gravità, nel rispetto del principio di proporzionalità ( ad esempio: recidiva, intenzionalità, etc.).

L'effettività della malattia non incide sulla valutazione della condotta del dipendente, in quanto l'essere venuto meno all'obbligo di reperibilità acquista una propria rilevanza. Nel caso di specie, potrà essere considerata la possibilità per l'ammalato di concordare con il medico curante l'orario delle visite. Si veda Cass., 2 luglio 2016, n. 24681).

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