Approvato il decreto che introduce disposizioni integrative e correttive alla riforma del Terzo settore

La Redazione
03 Agosto 2018

Il decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive alla riforma del Terzo settore (D.Lgs. n. 117/2017) è stato approvato ieri in esame definitivo dal governo.

Approvato, nella giornata di ieri, il

decreto legislativo

che introduce

disposizioni integrative e correttive alla riforma del Terzo settore

(

D.Lgs. n. 117/2017

).

Di seguito alcune delle novità.

Proroga da 18 a 24 mesi dei termini per adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo (fino ad agosto 2019); apertura all'interlocuzione organica, rafforzando la collaborazione tra Stato e Regioni (soprattutto in materia di utilizzazione del fondo di finanziamento di progetti e attività di interesse generale del Terzo settore); chiarezza sulla contemporanea iscrizione al registro delle persone giuridiche e al registro unico nazionale; indicazione del numero minimo di associati necessario per la permanenza di un'associazione di promozione sociale o di una organizzazione di volontariato.

Sul fronte dei bilanci degli enti viene data una stretta ai controlli: al controllo contabile già previsto si aggiunge, per gli enti del Terzo settore di maggiori dimensioni, l'obbligo di sottoporsi a revisione legale dei conti. Il testo approvato dall'esecutivo stabilisce inoltre che, tramite previsione statutaria, l'Ets può affidare la revisione legale dei conti, quando essa sia obbligatoria, all'organo di controllo interno, a condizione che in tale organo di controllo sia presente un revisore legale iscritto nell'apposito registro.

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