Reiterata condotta negligente e licenziamento disciplinare
14 Agosto 2018
La lentezza del dipendente, la quale ha determinato l'applicazione di sanzioni disciplinari, può giustificare il licenziamento perché protratta nel tempo?
Le prestazioni del lavoratore, del quale si adduce la lentezza, debbono essere valutate rapportandole a quelle di un altro, di pari livello ed esperienza. Qualora mediante tale comparazione venga acclarata la negligenza nell'esecuzione della attività lavorativa, il dipendente potrà essere destinatario di un richiamo da parte del datore, secondo le modalità fissate all'art. 7, l. n. 300 del 1970, a meno che le mancanze si presentino connotate da una gravità tale da giustificare un licenziamento ex art. 2119 c.c., ossia per giusta causa. Qualora il lavoratore, nonostante gli ammonimenti, persista nella propria condotta negligente, la parte datoriale potrà fondare su di essa il proprio recesso. Non acquista rilievo l'eventuale impugnazione dei precedenti provvedienti disciplinari, avendo l'istituto della recidiva caratteri diversi da quello regolato dal diritto penale. In merito: Cass., sez. lav., 5 luglio 2018, n. 17685. |