Appalto fittizio: retribuzione e contributi, a chi rivolgersi?
16 Agosto 2018
Appalto fittizio: contro chi deve agire il lavoratore per gli inadempimenti retributivi e contributivi?
L'obbligo di corresponsione della retribuzione, a fronte dello svolgimengo della prestazione lavorativa, trova la propria fonte nel contratto tra datore e lavoratore. Quest'ultimo, in ipotesi di appalto fittizio, dovrà agire in giudizio perché venga costituito il rapporto di lavoro con il committente, effettiva parte datoriale, il quale sarà tenuto agli adempimenti retributivi, altrimenti la domanda dovrà essere proposta nei confronti dell'appaltatore. Diversa soluzione è quella relativa ai versamenti contributivi: il rapporto previdenziale ha fonte legislativa e gli obblighi da esso scaturenti hanno natura pubblicistica, per cui il recupero del quantum non versato non è condizionato all'intervento dell'autorità giudiziaria. Per l'ente previdenziale rileva esclusivamente il rapporto intercorrente con il datore effettivo, recte il committente. Si veda: Cass., sez. lav., 4 gennaio 2016, n. 20 e Circolare dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro n.10 dell'11 luglio 2018.
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