L’indennità di maternità della lavoratrice autonoma è cumulabile con i riposi usufruiti dal padre
17 Settembre 2018
Il caso. La Corte d'appello di Torino confermava la sentenza che riconosceva ad un lavoratore il diritto di usufruire dei riposi giornalieri di cui all'art. 40, d.lgs. n. 151 del 2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità) per 2 ore al giorno sino al compimento di un anno della figlia, mentre la moglie, lavoratrice autonoma, riprendeva il lavoro usufruendo del trattamento economico di maternità nei 3 mesi successivi al parto ex art. 66, d.lgs. n. 151 del 2001.
Cumulo. Richiamando gli artt. 39, 40 e 43, d.lgs. n. 151 cit., il Collegio afferma che l'alternatività nel godimento dei riposi giornalieri da parte del padre è prevista solo in relazione al fatto che la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga. Laddove invece la madre non sia una lavoratrice dipendente, il legislatore non ha previsto alcuna condizione di alternatività. In tal caso il padre può dunque usufruire dei permessi giornalieri in parola anche durante la fruizione dell'indennità di maternità da parte della madre.
Per questi motivi, la Corte rigetta il ricorso.
(Fonte: Diritto e Giustizia)
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