È abuso della maggioranza privare il socio dell’esercizio del diritto di prelazione

La Redazione
13 Luglio 2015

Costituisce abuso della maggioranza il voto nell'assemblea che ha portato all'eliminazione del diritto di prelazione: la maggioranza, infatti, può legittimamente modificare lo statuto eliminando la disposizione che prevede in astratto il diritto, ma non è consentito che, attraverso la surrettizia eliminazione del diritto statutariamente previsto in astratto, i soci di minoranza siano privati della possibilità di esercitarlo in concreto.

Costituisce abuso della maggioranza il voto nell'assemblea che ha portato all'eliminazione del diritto di prelazione: la maggioranza, infatti, può legittimamente modificare lo statuto eliminando la disposizione che prevede in astratto il diritto, ma non è consentito che, attraverso la surrettizia eliminazione del diritto statutariamente previsto in astratto, i soci di minoranza siano privati della possibilità di esercitarlo in concreto.

In tema di esercizio del diritto di voto dei soci, le fattispecie abusive sono connotate dal fatto che il voto del socio abusante, in violazione dei principi di correttezza e buona fede, è finalizzato a danneggiare altri soci senza ragioni giustificatrici. Ciò che rileva è il danno provocato al socio di minoranza, senza una giustificazione sul piano societario.

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