Direttiva UE Atad 1: ecco le misure che la recepiranno

La Redazione
17 Ottobre 2018

Direttiva UE Atad 1: nei giorni scorsi l'Agenzia delle Entrate ha illustrato alla VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato lo schema di decreto legislativo che dà attuazione alla disciplina comunitaria.

È caccia alle pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno. Nei giorni scorsi il vicedirettore dell'Agenzia delle Entrate, Paolo Valerio Barbantini, ha illustrato lo schema di decreto legislativo che dà attuazione, nell'ordinamento interno, alla Direttiva UE 2016/1164 (Atad 1 - Anti avoidance tax directive), come modificata dalla Direttiva UE 2017/952 (relativamente ai disallineamenti da ibridi con i Paesi terzi - Atad 2). Si tratta delle direttive comunitarie antielusione che traggono origine dai lavori svolti presso l'OCSE, nell'ambito del progetto BEPS, volto a contrastare l'erosione della base imponibile e lo spostamento di utili in altri Stati, attraverso schemi di pianificazione fiscale aggressiva attuata su scala internazionale.

In sintesi, le diposizioni contenute nello schema di decreto legislativo illustrate dal numero due delle Entrate riguardano:

  • la limitazione della deducibilità degli interessi passivi, le norme in questione entreranno in vigore il prossimo 1° gennaio 2019;
  • la disciplina della exit tax, anche per queste disposizioni la decorrenza sarà dal 1° gennaio 2019;
  • la semplificazione delle disposizioni in materia di Cfc (Controlled foreign company), che pure sarà operativa a partire dal 1° gennaio 2019;
  • la riduzione della delocalizzazione dei redditi in Paesi a fiscalità privilegiata;
  • la limitazione delle doppie deduzioni;
  • la limitazione delle deduzioni senza inclusione derivanti da disallineamenti da ibridi, queste norme saranno operative dal 2020, mentre la norma antielusiva volta a contrastare gli ibridi inversi (reverse hybrid) avrà decorrenza dal 1° gennaio 2022;

Ulteriori anticipazioni sono state fornite da Barbantini in merito alle disposizioni di coordinamenti interno relative a:

  • i valori fiscali in ingresso;
  • la tassazione dei dividendi e delle plusvalenze derivanti da partecipazioni in società non residenti;
  • la disciplina fiscale degli intermediari finanziari, che avrà decorrenza dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.

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