Decreto Fiscale: Di Maio denuncia manipolazione del testo
18 Ottobre 2018
Il Decreto Fiscale continua a non essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ritardare, per questo, la sua entrata in vigore. Ieri sera il Ministro Luigi Di Maio, ospite di Porta a Porta, ha accusato (senza dire esplicitamente chi) la manipolazione del testo del D.L. inviato al Quirinale. La norma ritoccata a sua insaputa sarebbe l'art. 9, quello che disciplina la sanatoria anche del non dichiarato tramite l'integrativa a favore. Nel testo portato dal Vicepremier da Bruno Vespa spuntano nel perimetro del condono i capitali detenuti all'estero e l'esclusione della punibilità per una serie di reati tributari e legati all'antiriciclaggio.
"All'art. 9 del Decreto fiscale - ha affermato Di Maio - c'è una parte che non avevamo concordato nel Consiglio dei Ministri. Una sorta di scudo fiscale per i capitali all'estero e una non punibilità per chi evade. In Parlamento questo testo non lo votiamo, questa parte deve essere tolta. Non ho mai detto che si volevano aiutare i capitali mafiosi". E aggiunge "Non so se è stata una manina politica o una manina tecnica in ogni caso domattina si deposita una denuncia alla Procura della Repubblica perchè non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato".
Intanto dal Colle fanno sapere che non è mai arrivato nessun testo, mentre una nota di Palazzo Chigi informa che il testo è stato inviato solo in maniera informale. E infine l'intervento del Premier Conte che dice di aver bloccato l'invio del Decreto e annuncia che rivedrà il testo articolo per articolo. |