Salute e nuove mansioni: l'incompatibilità legittima il rifiuto?

19 Ottobre 2018

Il lavoratore può rifiutare di svolgere le diverse mansioni assegnate adducendone l'incompatibilità con il proprio stato di salute?In merito al rifiuto del lavoratore allo svolgimento della propria prestazione, la giurisprudenza prevalente ne esclude la conformità a buona fede, ex art. 1460 comma 2 c.c., qualora esso non rappresenti reazione ad un inadempimento datoriale totale ovvero talmente grave da pregiudicare irrimediabilmente le esigenze vitali del dipendente...

Il lavoratore può rifiutare di svolgere le diverse mansioni assegnate adducendone l'incompatibilità con il proprio stato di salute?

In merito al rifiuto del lavoratore allo svolgimento della propria prestazione, la giurisprudenza prevalente ne esclude la conformità a buona fede, ex art. 1460, comma 2, c.c., qualora esso non rappresenti reazione ad un inadempimento datoriale totale ovvero talmente grave da pregiudicare irrimediabilmente le esigenze vitali del dipendente.

L'adibizione a mansioni che risultino non compatibili con la condizione di salute potrà, quindi, giustificare l'exceptio inadimpleti contractus solo qualora ciò incida notevolmente, ed in modo non rimediabile, sulla persona del lavoratore, venendo meno il datore ai propri obblighi di sorveglianza sanitaria.

Diversamente non potrà negare la prestazione, dovendo chiedere l'assegnazione a mansioni più adeguate alla personale situazione fisica.

In merito: Cass. nn. 11408 del 2018 e 22677 del 2018.

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