Gravi tensioni e licenziamento ritorsivo

26 Novembre 2018

Grave tensione tra lavoratore e datore: il licenziamento può essere qualificato come ritorsivo?Il licenziamento per ritorsione configura una reazione, arbitraria ed ingiusta, ad un comportamento legittimo del lavoratore, ovvero di persona diversa a quest'ultimo legata. Nell'ipotesi in cui il licenziato agisca in giudizio perchè venga dichiarato nullo il recesso datoriale ritenuto ritorsivo, non sarà sufficiente a tale fine dimostrare l'esistenza di rilevanti tensioni tra lo stesso ed il datore di lavoro...

Grave tensione tra lavoratore e datore: il licenziamento può essere qualificato come ritorsivo?

Il licenziamento per ritorsione configura una reazione, arbitraria ed ingiusta, ad un comportamento legittimo del lavoratore, ovvero di persona diversa a quest'ultimo legata. Nell'ipotesi in cui il licenziato agisca in giudizio perchè venga dichiarato nullo il recesso datoriale ritenuto ritorsivo, non sarà sufficiente a tale fine dimostrare l'esistenza di rilevanti tensioni tra lo stesso ed il datore di lavoro. L'agente infatti, anche mediante presunzioni, è tenuto a fornire la prova della forza determinante della situaziome di conflitto rispetto al recesso datoriale il quale, quindi, risulti essere stato fondato esclusivamente sull'intento di ritorsione nei confronti del lavoratore, ossia sorretto da una volontà vendicativa rispetto ad una legittima condotta del liceziato.

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