Anche gli enti del Terzo Settore possono costituire patrimoni destinati

La Redazione
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12 Dicembre 2018

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato lo studio n. 102/2018/I, dedicato a “La costituzione di patrimoni destinati ad uno specifico affare da parte degli enti del Terzo Settore”.

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato lo studio n. 102/2018/I, dedicato a “La costituzione di patrimoni destinati ad uno specifico affare da parte degli enti del Terzo Settore”.

Il documento analizza le norme del Codice del Terzo Settore (d.lgs. n. 117/2017): l'art. 10 prevede espressamente che gli ETS possono costituire patrimoni destinati, richiamando la disciplina codicistica di cui agli artt. 2447-bis ss., ponendo però la duplice condizione che gli enti siano dotati di personalità giuridica e che siano iscritti nel registro delle imprese: in tal senso, il successivo art. 11 prevede l'iscrizione degli enti che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale. Sono, quindi, escluse, le associazioni non riconosciute, le fondazioni in attesa di riconoscimento e le società di tipo diverso da quello capitalistico o cooperativo, ma il requisito della commercialità appare significativo: se, da un lato, può comportare un limite all'accesso all'istituto, dall'altro potrebbe al contrario ampliare le tipologie di società in deroga all'art. 2447-bis c.c. Tale norma riserva alle sole s.p.a. la possibilità di dotarsi di patrimoni destinati, mentre un ente del Terzo Settore, costituito in forma di s.r.l. e quindi dotato di personalità giuridica e iscritto nel registro delle imprese potrebbe, ai sensi dell'art. 10 CTS, accedere all'istituto.

Imprese sociali. Lo Studio tratta separatamente il caso delle imprese sociali che, ai sensi dell'art. 11, comma 3, CTS, possono costituire patrimoni destinati a condizione che la forma adottata dia personalità giuridica, essendo l'altro presupposto – l'iscrizione nel registro delle imprese – istituzionalmente collegato alla natura dell'ente.

Enti ecclesiastici. Discorso parzialmente diverso per gli enti ecclesiastici e confessionali: l'art. 4, comma 3, CTS prevede la costituzione di un patrimonio destinato, ma in questo caso, secondo il Notariato, non si farà ricorso alla disciplina codicistica.