I costi sostenuti per la quotazione sono considerati come inerenti all’attività dell’impresa

La Redazione
03 Gennaio 2019

I costi legati all'ammissione alla quotazione possono considerarsi inerenti all'attività dell'impresa quotanda, non assumendo rilievo ostativo la circostanza che l'operazione avvenga tramite OPV e, dunque, senza aumento di capitale.

I costi legati all'ammissione alla quotazione possono considerarsi inerenti all'attività dell'impresa quotanda, non assumendo rilievo ostativo la circostanza che l'operazione avvenga tramite OPV e, dunque, senza aumento di capitale.

Ad affermarlo è l'Agenzia delle Entrate, nel Principio di Diritto n. 19 del 27 dicembre scorso, in cui si legge che l'incentivo fiscale, consistente nel riconoscimento di un credito d'imposta commisurato ai costi sostenuti in sede di quotazione, e introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 (art. 1, commi 89-92, l. n. 205/2017), seppur riguardante le sole PMI, presuppone che gli oneri in esame concorrano alla formazione del reddito imponibile delle società.

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