Dalla Cassazione: lo Stato dovrà pagare IMU e ICI arretrate sui propri immobili

La Redazione
06 Febbraio 2019

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3275/2019, si è espressa in tema di ICI e IMU, stabilendo che l'agenzia del Demanio "ha natura di ente pubblico economico del ministero dell'Economia, dotato di autonomia economica e gestionale, e in quanto tale non rientra tra i soggetti di cui all'articolo 7, comma 1, lettera a) del D.Lgs. n. 504/1992". I "soggetti" elencati nell'art. 7 cit. sono proprio quelli che hanno diritto all'esenzione da ICI e IMU.

La Cassazione, con l'ordinanza n. 3275/2019, si è espressa in tema di ICI e IMU in una controversia che ha visto come protagonisti un Comune e l'Agenzia del Demanio, sancendo che quest'ultima "ha natura di ente pubblico economico del ministero dell'Economia, dotato di autonomia economica e gestionale, e in quanto tale non rientra tra i soggetti di cui all'articolo 7, comma 1, lettera a) del D.Lgs. n. 504/1992". I "soggetti" elencati nell'art. 7 cit. sono proprio quelli che hanno diritto all'esenzione da ICI e IMU. Dunque, la decisione comporta un esborso economico non indiffernete per lo Stato che dovrà pagare IMU e ICI arretrate ai Comuni.

La decisione dei Supremi Giudici risulta davvero innovativa e impattante, creando un precedente di grossa portata.

Lo Stato dovrà quindi versare agli enti locali una quota di miliardi molto elevata che andrebbero a confluire in diversi Comuni dove lo stesso Stato detiene i suoi immobili.

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