Il sostituto assunto a termine deve svolgere le medesime mansioni dell'assente?
18 Febbraio 2019
Il lavoratore assunto con un contratto a termine per ragioni sostitutive deve essere assegnato alle medesime mansioni dell'assente?
La posizione assunta dai giudici di legittimità sulla questione sembra porre maggiore attenzione sulle concrete esigenze dell'impresa. Si sostiene, infatti, l'impossibilità di disconoscere all'imprenditore, nell'esercizio del potere di organizzazione della propria attività imprenditoriale, la facoltà di disporre del personale, incluso il lavoratore assunto mediante contratto a tempo determinato, operando gli spostamenti che, di volta in volta, si siano resi opportuni, così realizzandosi sostituzioni successive per scorrimento a catena.
Ne consegue la possibilità di escludere la necessaria adibizione del sostituto temporaneo alle medesime mansioni e allo stesso posto di lavoro del lavoratore assente, purché permanga una correlazione tra l'assenza e l'assunzione a termine. Quest'ultima, infatti, dovrà necessariamente essere stata determinata dalla esigenza sostitutiva.
Cfr. Cass., sez. lav., 31 agosto 2017, n. 20647; Cass., sez. lav., 8 settembre 2016, n. 17774; Cass., sez. lav., 19 marzo 2013, n. 6787.
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