La falsa attestazione di orario di lavoro è giusta causa di licenziamento
22 Febbraio 2019
Attestare falsamente e consapevolmente di aver svolto un orario di lavoro superiore rispetto a quello effettivo costituisce condotta fraudolenta, al di là dell'eventuale fondatezza dei motivi dai quali è stata ispirata e, pertanto, giusta causa di licenziamento, ai sensi dell'art. 55-quater, comma 1 lett. a), d.lgs. n. 165 del 2001, e ai sensi degli artt. 2106, c.c., e 2119, c.c., in quanto incide, in senso negativo ed in modo irreparabile, sul vincolo fiduciario che deve improntare ogni rapporto di lavoro.
Un datore di lavoro non può coltivare ulteriore fiducia nei confronti di un proprio dipendente che, al fine di soddisfare una sua ritenuta pretesa, anziché utilizzare (esclusivamente) modalità corrette e leali (assumendo, eventualmente, i rischi di insiti nell'aperto inadempimento di ordini ritenuti illegittimi) si faccia giustizia da sé con mezzi fraudolenti.
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